FR<\/strong>\u00a0un fattore correttivo che vale da 1 a 0.2 (riduttivo) che tiene conto delle misure, preventive, correttive e organizzative adottate.<\/p>\nIl metodo presentato \u00e8 ancora nella sua versione di studio e richiede approfondimenti soprattutto di tipo statistico legati alle probabilit\u00e0 degli eventi pericolosi associati ai singoli luoghi interessati ai servizi escursionistici. Chiunque voglia collaborare a migliorare il metodo pu\u00f2 farlo inviando i propri contributi a info@aiptoc.it<\/p>\n
Il Metodo delle tre Matrici<\/strong><\/span><\/p>\nLe Guide escursionistiche e le strutture che forniscono servizi di avventura in genere, dovrebbero sempre, come consigliato dalla norma UNI ISO 21101:2020 Turismo d\u2019avventura \u2013 Sistemi di gestione della sicurezza \u2013 Requisiti e dalla norma internazionale, ancora in fase di discussione (la \u201cISO\/CD 3021 \u2013 Adventure tourism \u2014 Hiking and trekking activities \u2014 Service requirements\u201d), compilare un inventario dei pericoli e dei rischi che andrebbe aggiornato periodicamente.<\/p>\n
Di seguito un elenco non esaustivo di situazioni in cui potrebbe essere opportuno effettuare una valutazione del rischio:<\/p>\n
\n- Contatti con rettili e animali<\/strong>\n
\n- Vipere<\/li>\n
- Lupi,<\/li>\n
- Cani randagi<\/li>\n
- Cinghiali<\/li>\n
- Orsi<\/li>\n
- Animali al pascolo (Mandrie)<\/li>\n<\/ul>\n<\/li>\n
- Contatti con insetti<\/strong>\n
\n- Ragni<\/li>\n
- Zecche<\/li>\n
- Imenotteri (Api, Vespe, Calabroni e Bombi )<\/li>\n
- Scorpioni<\/li>\n
- Scolopendre<\/li>\n
- Altri insetti pericolosi<\/li>\n<\/ul>\n<\/li>\n
- Pericoli legati alla meteorologia<\/strong>\n
\n- Nebbia<\/li>\n
- Fulmini e Temporali<\/li>\n
- Valanghe<\/li>\n
- Pioggia, Esondazioni<\/li>\n
- Vento<\/li>\n
- Grandine, Neve e Ghiaccio<\/li>\n<\/ul>\n<\/li>\n
- Conflitti tra i partecipanti e\/o tra i componenti del Team operativo<\/strong><\/li>\n
- Rischi di cadute o scivolamento lungo il sentiero<\/strong><\/li>\n
- Cadute in acqua<\/strong><\/li>\n
- Caduta di sassi, rami o altri oggetti lungo il percorso<\/strong><\/li>\n
- Aumento improvviso del volume dell\u2019acqua lungo il percorso nei pressi di dighe<\/strong><\/li>\n
- Equipaggiamento inadatto<\/strong><\/li>\n
- Incendi<\/strong><\/li>\n
- Allergie e contatti con piante e alcuni tipi di vegetazione<\/strong><\/li>\n
- Inquinamento ambientale<\/strong><\/li>\n
- Intossicazioni alimentari<\/strong><\/li>\n
- Traffico veicolare<\/strong><\/li>\n
- Malessere o difficolta dei partecipanti<\/strong>\n
\n- Mal di montagna (MAM \u2013 Male Acuto di Montagna)<\/li>\n
- Labirintite<\/li>\n
- Vertigini (acrofobia)<\/li>\n
- Insolazione (colpo di sole)<\/li>\n
- Ipotermia<\/li>\n
- Ipertermia (colpo di calore)<\/li>\n
- Disidratazione<\/li>\n
- Stanchezza<\/li>\n
- Riluttanza o desiderio di rinuncia da parte del partecipante per qualsiasi motivo<\/li>\n<\/ul>\n<\/li>\n
- Perdita di parti dell\u2019equipaggiamento o altri strumenti accessori<\/strong><\/li>\n
- Perdita di uno o pi\u00f9 partecipanti<\/strong><\/li>\n<\/ul>\n
I concetti di rischio e pericolo<\/strong><\/p>\nIl concetto di rischio \u00e8 molto ampio e non riguarda unicamente il settore della sicurezza delle persone, l\u2019analisi del rischio (risk assessment) e la relativa gestione (risk management)\u00a0<\/em>\u00e8 ormai applicato in tutti i settori per svariate esigenze e non solo quelle relative agli ambienti di lavoro.<\/p>\nRivediamo ancora una volta la differenza che esiste tra \u201cpericolo\u201d, \u201cdanno\u201d e \u201crischio\u201d limitandoci comunque all\u2019ambito della sicurezza dei partecipanti e del team operativo interessato ad una escursione.<\/p>\n
Pericolo (P)<\/strong><\/p>\nPotenziale fonte di lesione o danno alla salute (la vipera \u00e8 un pericolo)<\/p>\n
Danno (D)\u00a0<\/strong>(rischio\u00a0+ evento scatenante<\/em>)<\/p>\nQualunque conseguenza negativa derivante dal verificarsi dell\u2019eventi (il danno provocato dal morso di una vipera)<\/p>\n
Rischio (R)\u00a0<\/strong>(pericolo + esposizione)<\/em><\/p>\nCombinazione della probabilit\u00e0 e della conseguenza (danno) del verificarsi di uno specifico evento pericoloso (il rischio di essere morsi da una vipera durante un evento escursionistico)<\/p>\n
Per ogni pericolo che interessa l\u2019ambito escursionistico andrebbe calcolato il rischio tenendo conto delle\u00a0probabilit\u00e0<\/strong>\u00a0di venire in contatto con situazioni di rischio (evento scatenante) e delle possibili entit\u00e0 del\u00a0danno<\/strong>\u00a0che i partecipanti o lo stesso personale del team operativo pu\u00f2 subire.<\/p>\nIl rischio\u00a0R<\/strong>\u00a0pu\u00f2 essere ricondotto al prodotto di due grandezze probabilistiche\u00a0R = PxD<\/strong>:<\/p>\n\n- Probabilit\u00e0<\/strong>: la\u00a0f<\/strong>requenza con cui un determinato evento si pu\u00f2 verificare. Intesa come la probabilit\u00e0 di venire in contatto con situazioni di rischio (Es: contatti con animali, insetti, flora, situazioni ambientali estreme, ecc);<\/li>\n
- Danno<\/strong>:\u00a0m<\/strong>agnitudo delle conseguenze; entit\u00e0 del danno che subisce il partecipante o i componenti del team escursionistico. (fratture, distorsioni, shock anafilattico, infarto, malori in genere, ecc)<\/li>\n<\/ul>\n
R = PxD\u00a0<\/strong>\u00e8 anche raffigurabile in un grafico avente in ascissa la gravit\u00e0 del danno atteso ed in ordinate la probabilit\u00e0 del suo verificarsi.<\/p>\n<\/p>\n
\u00c8 possibile ridurre il rischio in modo significativo attraverso:<\/p>\n
\n- Interventi di Prevenzione<\/strong>: mirano alla riduzione della probabilit\u00e0 di accadimento dell\u2019evento<\/li>\n
- Interventi di Protezione<\/strong>: mirano a ridurre il danno senza intaccare la probabilit\u00e0 di verificarsi dell\u2019evento.<\/li>\n<\/ul>\n
Rivediamo il grafico precedente da un altro punto di vista.<\/strong><\/p>\nIndichiamo con:<\/p>\n
Rc: Rischio calcolato<\/strong>\u00a0con la formula R=PxD (in questa fase non consideriamo, per semplificazione il fattore moltiplicativo T che vedremo invece pi\u00f9 avanti)<\/p>\nRa: Rischio accettabile<\/strong><\/p>\nRs: Rischio residuo<\/strong><\/p>\nNel grafico seguente, al fine di ricollegarci con i termini usati precedenti, indichiamo R1= Ra; R2=Rc; f=P e m=D<\/p>\n
<\/p>\n
Come si pu\u00f2 vedere dal grafico, l\u2019obiettivo generale \u00e8, attraverso interventi di\u00a0prevenzione<\/strong>\u00a0e\u00a0protezione<\/strong>, ma anche attraverso adeguate\u00a0misure organizzative<\/strong>, di abbattere la curva del rischio, in modo da ottenere un rischio residuo che sia al disotto del rischio accettabile.<\/p>\nMetodo delle tre Matrici<\/strong><\/p>\nIn questa sede verr\u00e0 presentato un modello di calcolo del rischio denominato \u201cMetodo delle tre Matrici\u201d<\/strong>\u00a0elaborato dal Centro Studi Helios in collaborazione con AIPTOC \u2013 Associazione italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.<\/p>\nIl modello nasce per la valutazione dei rischi nel settore del Turismo d\u2019avventura in cui i servizi escursionisti rientrano, si adatta comunque a qualunque offerta turistica che vede il coinvolgimento di partecipanti e in luoghi che potrebbero presentare dei pericoli.<\/p>\n
Il Metodo \u00e8 costituito dal Calcolo del rischio in tre fasi.<\/p>\n
\n- Calcolo di Ri (Rischio iniziale):<\/strong>\u00a0Calcolo del rischio iniziale e sua rappresentazione attraverso la Matrice PxD<\/li>\n
- Calcolo di Rc (Rischio calcolato o effettivo):<\/strong>\u00a0Calcolo del rischio rapportato ai partecipanti e sua rappresentazione attraverso la Matrice PxDxT<\/li>\n
- Calcolo di Rs (Rischio residuo o finale):\u00a0<\/strong>Calcolo del rischio finale a seguito dell\u2019applicazione delle misure di prevenzione, protezioni e organizzative e sua rappresentazione attraverso la Matrice PxDxTxFR<\/li>\n<\/ol>\n
Dove\u00a0T<\/strong>\u00a0\u00e8 un fattore correttivo che vale da 1 a 3 (amplificativo) che tiene conto dalla tipologia dei partecipanti e\u00a0FR<\/strong>\u00a0un fattore correttivo che vale da 1 a 0.2 (riduttivo) che tiene conto delle misure, preventive, correttive e organizzative adottate.<\/p>\n1) Calcolo di Ri: Rischio iniziale (Matrice PxD)<\/strong><\/p>\nIl calcolo del rischio iniziale avviene applicando la classica Matrice del rischio<\/p>\n
Rivediamo le variabili che andranno a costituire la matrice\u00a0R=PxD<\/strong><\/p>\nDefinizione del valore di probabilit\u00e0 (P)<\/strong><\/p>\n\n\n\n\n VALORE DI<\/strong>\u00a0<\/p>\nPROBABILIT\u00c0<\/strong><\/p>\n<\/td>\nDEFINIZIONE<\/strong><\/td>\n\n INTERPRETAZIONE DELLA<\/strong>\u00a0<\/p>\nDEFINIZIONE<\/strong><\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n\n1<\/strong><\/td>\nImprobabile<\/strong><\/td>\n\n \u2022 Il suo verificarsi richiederebbe la concomitanza di pi\u00f9 eventi poco probabili per provocare danni\u00a0<\/p>\n \u2022 Non sono noti fatti analoghi verificatisi<\/p>\n \u2022 Il suo verificarsi susciterebbe incredulit\u00e0<\/p>\n \u2022 Frequenza di accadimento molto bassa<\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n | \n2<\/strong><\/td>\nPoco probabile<\/strong><\/td>\n\n \u2022 Il suo verificarsi richiederebbe circostanze non comuni e di poca probabilit\u00e0 per provocare danni\u00a0<\/p>\n \u2022 Sono noti solo rarissimi episodi analoghi gi\u00e0 verificatisi<\/p>\n \u2022 Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa<\/p>\n \u2022 Frequenza di accadimento bassa<\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n | \n3<\/strong><\/td>\nProbabile<\/strong><\/td>\n\n \u2022 Si sono verificati altri fatti analoghi\u00a0<\/p>\n \u2022 Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa<\/p>\n \u2022 Frequenza di accadimento media<\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n | \n4<\/strong><\/td>\nMolto probabile<\/strong><\/td>\n\n \u2022 Si sono verificati altri fatti analoghi\u00a0<\/p>\n \u2022 Esiste una correlazione diretta tra la situazione in esame ed il verificarsi del danno ipotizzato<\/p>\n \u2022 Frequenza di accadimento alta<\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n<\/tbody>\n<\/table>\n Per quanto riguarda il valore P, molto \u00e8 legato alla esperienza del Leader escursionista tenendo conto di volta in volta del contesto in cui ci troviamo. Se consideriamo ad esempio al pericolo costituito dalla vipera e la probabilit\u00e0 di incontrarla, il valore da dare a P \u00e8 zero se ci si trova in Sardegna e pu\u00f2 variare da tanti fattori in base alla zona oggetto della escursione ma anche in base alla stagione, alle temperature, al tipo di terreno incontrato durante il percorso, agli orari della giornata e cos\u00ec via.<\/p>\n Nel calcolo del valore P bisogner\u00e0 quindi tenere conto di molti fattori, tra cui:<\/p>\n \n- Tipo di terreno incontrato durante l\u2019escursione<\/li>\n
- Localit\u00e0<\/li>\n
- Stagione<\/li>\n
- Temperature effettive<\/li>\n
- Orario della giornata<\/li>\n
- Segnalazioni precedenti, esperienze personali e fatti noti associati al luogo visitato<\/li>\n<\/ul>\n
Definizione del valore di gravit\u00e0 del danno (D)<\/strong><\/p>\n\n\n\n\n VALORE DI<\/strong>\u00a0<\/p>\nDANNO<\/strong><\/p>\n<\/td>\nDEFINIZIONE<\/strong><\/td>\n\n INTERPRETAZIONE DELLA<\/strong>\u00a0<\/p>\nDEFINIZIONE<\/strong><\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n\n1<\/td>\n | Lieve<\/strong><\/td>\n\n\n- Infortunio o episodio di esposizione con possibili conseguenze invalidanti immediatamente reversibili o temporanei<\/li>\n
- Danni ambientali lievi immediatamente ripristinabili<\/li>\n<\/ul>\n<\/td>\n<\/tr>\n
\n2<\/td>\n | Medio<\/strong><\/td>\n\n\n- Infortunio o episodio di esposizione con possibili conseguenze invalidanti reversibile<\/li>\n
- Danni ambientali non gravi facilmente ripristinabili<\/li>\n<\/ul>\n<\/td>\n<\/tr>\n
\n3<\/td>\n | Grave<\/strong><\/td>\n\n\n- Infortunio o episodio di esposizione con possibili conseguenze invalidanti<\/li>\n
- Danni ambientali gravi difficilmente ripristinabili o ripristinabili non immediatamente<\/li>\n<\/ul>\n<\/td>\n<\/tr>\n
\n4<\/td>\n | Molto Grave<\/strong><\/td>\n\n\n- Infortunio o episodio di esposizione con possibili conseguenze letali o di invalidit\u00e0 totale o gravemente invalidanti<\/li>\n
- Danni ambientali molto gravi non ripristinabili<\/li>\n<\/ul>\n<\/td>\n<\/tr>\n<\/tbody>\n<\/table>\n
Bisogner\u00e0 tenere conto del possibile danno che pu\u00f2 derivare da un incontro o una esposizione con la fonte del possibile danno. Ad esempio, un morso di vipera o di un ragno altamente velenoso potrebbe in alcune circostanze, portare alla morte, da qui il consiglio di assegnare il valore massimo al parametro D per cui andrebbe messo 4.<\/p>\n Matrice del Rischio R=Probabilit\u00e0\/Danno<\/strong><\/p>\n<\/p>\n La scelta effettuata in questo modello \u00e8 la seguente:Il risultato \u00e8 una matrice a 2 dimensioni R=PxD,\u00a0<\/strong>dove la valutazione numerica e cromatica del rischio permette di identificare la scala di priorit\u00e0 degli interventi da adottare.<\/p>\nR >9 Rosso -> rischio alto<\/strong><\/p>\n6\u00a0<\/strong>\u2264\u00a0R <<\/strong>\u00a09\u00a0Arancione -> rischio medio alto<\/strong><\/p>\n3\u00a0<\/strong>\u2264\u00a0R <<\/strong>\u00a06\u00a0Giallo -> rischio medio basso<\/strong><\/p>\n1\u00a0<\/strong>\u2264\u00a0R <<\/strong>\u00a03\u00a0Verde -> rischio basso<\/strong><\/p>\n2) Calcolo di Rc: Rischio calcolato (Matrice PxDxT)<\/strong><\/p>\nConsideriamo adesso la seguente variabile<\/p>\n \n- Tipologia Partecipanti<\/strong>: la\u00a0t<\/strong>ipologia di partecipanti (anziani, bambini, persone debilitate, persone con allergie particolari, persone non adeguatamente preparate o attrezzate, ecc)<\/li>\n<\/ul>\n
Per il calcolo del valore correttivo bisogna distinguere i partecipanti come\u00a0partecipanti a rischio<\/strong>\u00a0(Es: presenza di patologie o con situazioni fisiche debilitanti, bambini, anziani, ecc.) e\u00a0partecipanti non a rischio<\/strong>. Inoltre, \u00e8 opportuno tenere conto della preparazione e informazioni ricevute che pu\u00f2 essere adeguata o meno.<\/p>\nValore correttivo T legato ai Partecipanti<\/strong><\/p>\n\n\n\n\n Valore\u00a0<\/p>\n Correttivo<\/p>\n<\/td>\n | \n INTERPRETAZIONE DELLA<\/strong>\u00a0<\/p>\nDEFINIZIONE<\/strong><\/p>\n<\/td>\n<\/tr>\n\n1<\/td>\n | Partecipanti\u00a0non<\/strong>\u00a0a rischio adeguatamente preparati e informati<\/td>\n<\/tr>\n\n1,5<\/td>\n | Partecipanti\u00a0non<\/strong>\u00a0a rischio\u00a0 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |