Un Esempio di Analisi SWOT in ambito turistico: Ragusa
di Ignazio Caloggero
Nota: Nell’articolo, originariamente pubblicato nel 2018 e poi rivisto nel 2019, sono stati aggiornati i link relativi ad alcuni articoli esterni, compreso il riferimento al libro: Qualità, Modelli Operativi e Competitività dell’Offerta Turistica Ed. 2019, adesso disponibile gratuitamente su Academia.edu.
Nota L’analisi dovrebbe essere ripetuta periodicamente per monitorare qualsiasi miglioramento o peggioramento rispetto ai dati raccolti nel 2018
L’articolo segue il precedente articolo, utile da leggere preventivamente: Analisi SWOT in ambito turistico
Premessa.
I risultati di un analisi SWOT territoriale costituiscono gli elementi di ingresso del processo che dovrebbe portare successivamente al Piano della Qualità Turistica (o Piano di Sviluppo Turistico Territoriale)
In questa scheda, per semplicità, nell’analisi SWOT si è voluto prendere a riferimento un territorio molto limitato come può esserlo quello di un singolo comune (Ragusa), i principi metodologici esposti, e molte delle risultanze dell’analisi, possono comunque adattarsi a realtà diverse comunali anche non attigue al comune preso di riferimento.
In realtà, volendo puntare allo sviluppo turistico locale, è necessario, anzi strategico, puntare ad un territorio più ampio. Per cui l’obiettivo dovrebbe essere quello (per rimanere nell’abito territoriale preso a riferimento) della realizzazione di un Piano di Sviluppo Turistico Ibleo, effettuando una operazione di “Integrazione Armonizzata” dei singoli Piani di Sviluppo Locali precedentemente realizzati.
Nella scheda precedente abbiamo visto un elenco esemplificativo e non esaustivo di elementi che una analisi SWOT del territorio dovrebbe contenere:
Elementi minimi
- Mappatura dell’intero Patrimonio Culturale, Selezione e Valutazione delle risorse attrattive (conservazione, potenzialità, impatto, ecc)
- Mappatura e analisi degli eventi e delle potenzialità in termini di offerta culturale (operatori culturali)
- Mappatura e analisi delle infrastrutture turistiche (Teatri, Centro Polifunzionali, ecc)
- Mappatura e analisi dei servizi turistici presenti nel territorio
- Mappatura e analisi delle principali strutture della filiera turistica (in particolare strutture ricettive e della ristorazione, suddivise per tipologia, parametri dimensionali – posti letto, stelle, ecc, -)
- Mappatura delle infrastrutture presenti sul territorio
- Analisi dei flussi turistici (provenienza – regionale, italiana, straniera -, periodo, tempi di permanenza media, tipologia)
- Comparazione flussi turistici con dati provinciali, regionali e nazionali
- Dati economici (PIL a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale)
- Indagine conoscitiva rivolta al maggior numero possibile di portatori di interesse locali, i cosiddetti stakeolders: cittadini, operatori turistici e culturali, associazioni di categoria, imprese, enti pubblici e privati, ecc, al fine di evidenziare la loro percezione dei punti di forza e di debolezza del territorio
È di estrema importanza il primo punto che potremmo dividere in almeno due parti:
a) Mappatura iniziale del Patrimonio Culturale del Territorio
b) Valutazione dello stato dell’arte del Patrimonio Culturale individuando quei beni culturali che hanno le potenzialità di diventare delle reali risorse attrattive, in base allo stato di conservazione, fruibilità, capacità di creare massa critica ed effettiva “spendibilità”
Per quanto riguarda il punto a) un punto di partenza potrebbe essere l’Archivio del Patrimonio Culturale di ragusa che potete trovare al seguente indirizzo web:
https://www.lasiciliainrete.it/archivio-culturale-di-ragusa/
Per individuare i beni culturali locali basta scegliere la città di proprio interesse (nel nostro caso Ragusa e/o le città limitrofe).
Il punto b) è più delicato in quanto implica conoscenze di informazioni specifiche sullo stato del bene: conservazione, fruizione, accessibilità intesa anche in termini di orari di apertura al pubblico del bene. È necessario inoltre effettuare ulteriori valutazioni, anche di tipo economico (compreso gli aspetti legati al rapporto costi/benefici per permettere la fruizione pubblica) ed altri aspetti, anche di tipo esterno, che facciano capire se il bene in oggetto, da solo o assieme ad altri, possa essere considerato, o fatto diventare, una reale “Risorsa Attrattiva”
Considerazioni e preliminare su “Punti di Debolezza”
Scopriremo che molti punti di debolezza rilevati sul territorio (non solo Ragusa) sono legati ad una cultura della qualità non adeguata agli scopi. Una Cultura della Qualità ottimale dovrebbe spingere a portare avanti politiche e strategie nel rispetto di quelli che abbiamo chiamato “Fattori della Qualità Turistica” individuando e mettendo in opera opportuni indicatori misurabili che costituiscono le “evidenze oggettive” di questi fattori.
Ricordiamo alcuni di questi fattori, rimandando alla scheda specifica per i dettagli:
- Cortesia: gentilezza, rispetto, considerazione e cordialità del personale
- Tutela : applicabile soprattutto nel caso di beni culturali che potrebbero essere danneggiati da una non corretta fruizione.
- Competenza: competenza tecnica del personale.
- Accessibilità: accessibilità (anche in relazione a bisogni speciali: motori, visivi, uditivi, economici, ecc), facilità di contatto e agevolazioni negli adempimenti.
- Comunicazione: disponibilità e capacità di ascolto delle parti interessati, informazioni complete relative ai servizi forniti, utilizzo di un linguaggio comprensibile.
- Accoglienza: ambienti gradevoli, accoglienti e confortevoli, gradevolezzanell’aspetto delle strutture, delle attrezzature e del personale,
- Sicurezza: assenza di pericoli per il pubblico, rispetto della normativa in materia di sicurezza.
- Infrastrutture e Attrezzature: qualità delle infrastrutture, dei materiali, delle attrezzature e degli strumenti
Analisi SWOT su Ragusa
Tutti i punti indicati in “Elementi minimi” sono estremamente importanti in quanto ci permettono di capire molti aspetti essenziali per sviluppare un Piano di Sviluppo Turistico che sia degno di tale nome. In mancanza di questi dati e adottando una metodologia scientifica molto evoluta (usata molto più di quanto si possa immaginare) che gli scienziati chiamano “lightnose methodology” (in italiano “a lume di naso”), suffragata comunque da una conoscenza diretta del territorio in cui vivo, propongo una analisi SWOT che pur non avendo nulla di scientifico probabilmente non si discosterà molto da quella che potrebbe essere ufficialmente proposta dagli “esperti”
Presupposto di partenza: i Punti di Forza e di Debolezza (Fattori Interni), le Opportunità e le Minacce (Fattori Esterni) di seguito indicati sono esemplificativi e non esaustivi.
1) Punti di forza:
1.1 Vivacità culturale
Ragusa, attraverso le numerose Associazioni Culturali e imprenditoriali presenti nel territorio esprime una forte vivacità culturale, peccato che…. (si vedano i punti di debolezza)
1.2 Ricchezza del Patrimonio Culturale
Si veda, per i dettagli dei vari beni, anche la Banca dati del Patrimonio Culturale prima citata.
- Ricco Patrimonio Storico Artistico (barocco e non solo)
- Ricco Patrimonio Archeologico (Necropoli e Ipogei sparsi sul territorio – non sempre facilmente raggiungibili, si provi ad esempio ad andare all’Ipogeo di Cisternazzi senza dotarsi di macete…)
- Ricco Patrimonio Culturale Immateriale (si vedano in particolare i riconoscimenti REIS e la Carta Regionale dei Luoghi dell’Identità e della Memoria “LIM”)
- Presenza di elementi naturalistici (ad esempio la Vallata Santa Domenica, ben gestita e valorizzata, potrebbe contribuire significativamente allo sviluppo turistico del centro storico di Ragusa)
- Ricco Patrimonio Enogastronomico (si vedano anche o prodotti certificati DOP e i riconoscimenti PAT “Prodotti Agroalimentari Tradizionali”
1.3 Clima
Il Clima presente nel territorio ragusano potrebbe essere uno dei fattori per rispondere ad uno dei bisogni crescenti negli ultimi anni da parte di turisti provenienti dal nord che desiderano passare il periodo invernale in luoghi meno freddi rispetto al paese di provenienza.
1.4 Elementi di unicità territoriale:
Elementi di unicità da condividere in rete con altri comuni:
- Presenza in REIS dei luoghi cinematografici e televisivi (ES: Luoghi di Montalbano)
- Sito Unesco “Le Città Tardo Barocche del Val di Noto”
- Prodotti Enogastronomici Tradizionali (vedi PAT e DOP)
- Itinerari archeologici (Es: Ipogei Iblei)
- Itinerari Naturalistici (Vallate, Diga di Santa Rosalia, ecc)
Elementi di unicità tipici del Comune
- Vallata Santa Domenica
- “Castello” di Donnafugata
I punti di forza ci portano a pensare che potremmo pensare a rendere prioritario lo sviluppo di queste forme di turismo:
- Turismo Culturale (compreso quello enogastronomico e indotto dalla “cultura di massa”)
- Turismo Balneare
- Turismo Esperienziale (si veda a proposito l’articolo: Turismo Esperienziale: Realtà o etichetta di comodo?
Altre forme da prendere in considerazione:
- Turismo destagionalizzato (grazie al clima e alla ricchezza del Patrimonio Culturale sempre presente)
- Turismo Accessibile. In realtà lo stato dell’arte non favorisce attualmente tale forma di turismo, ma è impossibile pensare ad uno sviluppo turistico che non tenga conto del fatto che favorire il turismo accessibile non è sono un dovere morale e di legge ma anche una opportunità visto la crescita della domanda associata a questa forma di turismo
2 Punti di debolezza:
Per alcuni dei punti di debolezza presentati si tengano a riferimento i fattori di qualità indicati in premessa. Si vedrà che alcuni indicatori sono presenti per più fattori, ciò a causa della loro stessa natura. Inoltre gli elenchi sono da considerarsi esemplificativi e non esaustivi.
Per onestà intellettuale devo chiarire subito che in realtà potrei mettere ulteriori indicatori rispetto a quelli effettivamente citati, ma andrei a toccare sensibilità altrui con il rischio di innescare meccanismi di autodifesa e aperture di “dialettiche” che facilmente potrebbero sconfinare in “polemiche” che non favorirebbero il percorso che invece vorrei affrontare presentando questo studio.
Fattore “Competenza” inadeguato
Indicatori relativi:
- Scarsa conoscenza delle lingue. Questo indicatore tocca anche il fattore “Comunicazione”
- Scarsa conoscenza del proprio Patrimonio Culturale (a volte). Quanti sanno cosa siano i registri REIS, LIM e PAT solo per dirne alcuni?
- Scarsa conoscenza di strumenti di gestione e monitoraggio della qualità (Sistemi di Gestione per la Qualità)
Fattore “Accessibilità” inadeguato
Indicatori relativi:
- Presenza di barriere Architettoniche diffuse
- Orari di apertura ridotti (se non assenti)
- Infrastrutture non adeguate
- Viabilità non adeguata
- Trasporti non adeguati
- Informazione turistica carente
- Segnaletica carente
- Offerta ricettiva disomogenea
Fattore “Comunicazione” inadeguato
Indicatori relativi:
- Informazione turistica carente
- Segnaletica carente
- Scarsa conoscenza delle lingue
Fattore “Accoglienza” inadeguato
Indicatori relativi:
- Arredo urbano non adeguato
- Scarsa sensibilità ai bisogni particolari di alcune utenze (anziani, bambini, disabili, intolleranze alimentari, ecc)
Carenza di strutture di supporto alle iniziative culturali
- Mancanza di un Centro Polifunzionale di adeguate dimensioni per iniziative culturali
- Mancanza di un Teatro di adeguate dimensioni per attività culturali
- Mancanza di un Centro Congressuale che potrebbe favorire anche un turismo congressuale
Cultura del “contesto” e dell’arredo urbano non ottimale
(Su questo punto, per chiarire meglio il concetto di “contesto” riproporrò, a breve un mio articolo scritto inizialmente oltre 20 anni fa)
In sintesi ecco altri punti di debolezza
- Servizi ausiliari al turismo non adeguati
- Offerta culturale frammentata
- Limitata capacità progettuale
- Difficoltà nel creare massa critica
- Difficoltà di operare in rete (forte individualismo e limitata presenza di coordinamento)
- Mancanza di una visione a lungo termine
3) Opportunità
Presenza di nuove infrastrutture
- Aeroporto di Comiso (se rimane)
- Porto di Pozzallo (se ristrutturato)
- Autostrada Siracusa-Gela (quando ci sarà)
- Superstrada CT-RG (quando ci sarà)
- Presenza di un Patrimonio Culturale simili nei centri vicini (che si potrebbe sfruttare ragionando in un ottica di rete e in termini di filiera turistica del territorio)
Riconoscimenti o Inserimento in Liste e Registri riconosciuti
Si vedano a tal proposito i siti Unesco e i Registri REIS, LIM e PAT)
Opportunità legata ad una domanda sempre maggiore di turismo anche nelle sue varie forme (culturale, accessibile, destagionalizzato, ecc)
Opportunità legata alla ripresa economica
Opportunità legata allo sviluppo di una cultura della qualità
Opportunità legata ad una maggiore percezione delle potenzialità turistiche del proprio territorio
Presenza di organizzazioni legate alla promozione del territorio (distretto turistico, centri commerciali naturali, Associazioni di categorie)
Presenza di finanziamenti pubblici regionali e nazionali
4) Minacce
- Individualismo da parte dei privati (rapporti tra privati)
- Concorrenza agguerrita da parte di altri centri turistici limitrofi e non nei casi in cui non si punta ad un Piano di Sviluppo Turistico Territoriale “allargato”
- Degrado di alcune zone del centro storico di Ragusa Centro
- Conseguenze legate ad un turismo non sostenibile (traffico, inquinamento, aumento dei costi per gli abitanti: abitazioni, prodotti in genere, intrattenimento, ecc)
Estratto dal volume: “Qualità, Modelli Operativi e Competitività dell’Offerta Turistica” (disponibile gratuitamente per tutti i soci AIPTOC)