Rete delle Competenze (RdC)
Presentazione
La Rete delle Competenze (RdC) costituisce un partenariato di natura scientifico-culturale, dedicato alla definizione di profili professionali incentrati sulle competenze. Benché le professioni nel Turismo, nelle Arti, nello Spettacolo e nel Patrimonio Culturale costituiscano il fulcro iniziale, l’intento è ampliare la portata dell’iniziativa a tutto il panorama professionale, data l’universalità dei principi delle competenze. Invitiamo tutti gli stakeholder del settore turistico-culturale e altre parti interessate alla formalizzazione di profili professionali, incluso università, enti, istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria e professionisti, nonché esperti del settore, a partecipare attivamente alla rete. La partecipazione alla Rete delle Competenze è di carattere esclusivamente scientifico e culturale, senza alcun onere economico o impegno formale, se non quello di contribuire con idee e consigli, secondo le modalità che ogni partner stabilirà autonomamente. La rete della Competenze è stata presentata recentemente nell’articolo “Verso un nuovo orizzonte delle professioni turistiche” pubblicato sulla rivista STANDARD, edita da UNI, Ente di Normazione Italiana.
Chi desidera partecipare è invitato a designare un referente che possa ricevere gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto. Per ulteriori informazioni o per esprimere il proprio interesse ad aderire, si prega di contattarci via email all’indirizzo info@aiptoc.it.
Obiettivi della rete
L’obiettivo della Rete delle Competenze (RdC) è la realizzazione di standard condivisi delle competenze professionali basati sugli standard EQF, ECVET e ANPR. E’ opportuno chiarire che l’obiettivo non è la certificazione dei professionisti che pur se auspicabile, rimane un atto volontario ma individuare schemi uniformi, trasparenti e riconoscibili a livello nazionale e internazionale.
La base di partenza
Il punto di partenza è il modello ‘Ciclo delle Competenze’, uno strumento nato per integrare gli standard professionali e formativi.
La categorizzazione degli standard di riferimento per le qualifiche professionali e la formazione acquisita in contesti non formali e informali si è tradizionalmente sviluppata seguendo due principali approcci:
- Standard Professionali (o standard occupazionali). Questi sono basati sulla logica dell’impiego e si concentrano sulle mansioni, i compiti e i risultati ottenuti in un contesto lavorativo Nella sostanza: “cosa sono in grado di svolgere in ambito lavorativo”.
- Standard Formativi (o di istruzione/formazione). Questi, invece, sono incentrati sulla logica dell’istruzione e della formazione. Si focalizzano su ciò che viene appreso, come viene appreso e come viene valutato l’apprendimento. In sostanza, riguardano il processo di acquisizione e valutazione delle conoscenze e delle competenze.
La necessità di integrare i due tipi di standard è sentita da anni in quanto tali standard nella sostanza non sono entità separate (mondo dell’istruzione e del lavoro); ciò ha fatto sì che gli standard formativi subissero negli anni un’evoluzione concettuale che permettesse questa integrazione.
Gli standard formativi, che tradizionalmente erano formulati in termini di input dell’apprendimento (come discipline, contenuti formativi, programmi di studio e modalità di erogazione della formazione), sono evoluti verso una definizione basata sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes). Questi risultati, ottenuti al termine del percorso di apprendimento, sono espressi in termini di Conoscenze, Abilità, Responsabilità e Autonomia. L’attenzione, quindi, si è spostata non tanto sulla struttura del percorso formativo necessario per ottenere un titolo, ma piuttosto sulle competenze effettivamente acquisite al suo termine.
La convergenza e l’integrazione promosse dagli standard europei, come EQF ed ECVET, hanno portato alla definizione di standard legati all’apprendimento (sia formale, non formale che informale) espressi in termini di Conoscenze, Abilità e Autonomia e Responsabilità. Questi rappresentano sia gli standard professionali (riferiti al mondo del lavoro) sia gli standard formativi (riferiti al mondo della formazione).
Per un chiarimento sul modello “Ciclo delle Competenze” si veda la pagina dedicata: Il Ciclo delle Competenze per la Costruzione di Profili Professionali e Standard Formativi
Il Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e del Patrimonio Culturale
Il modello ‘Ciclo delle Competenze’ è stato la base per lo sviluppo del ‘Tourism, Arts and Heritage Competence Framework (TAH-CF)’, in linea con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) e la Raccomandazione 2009/C 155/02 (ECVET).
La versione attuale del TAH-CF, presenta circa 200 profili professionali e costituisce un punto di partenza per creare un quadro condiviso nel settore turistico-culturale, invitiamo altri attori del settore a contribuire alle future revisioni.
Progetto ACTASP: “Archivio delle Competenze del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale”
Un ulteriore iniziativa, a cui invitiamo gli stakeholder a partecipare, è il progetto ACTASP di seguito descritto:
Progetto ACTASP: “Archivio delle Competenze del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale”. L’archivio ACTASP è costituito dal Repertorio delle Competenze e diverse Banche Dati integrate tra di loro:
- Repertorio delle Professioni: Repertorio dei Profili Professionali;
- Professionisti: Banca dati multimediale dei Professionisti riconosciuti del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale (comprende la B.D Formatori)
- Percorsi Formativi: Banca dati Percorsi Formativi per le Competenze del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale;
- Centri di Formazione: Università, Istituti AFAM, Scuole e Centri di Formazione e altre strutture formative.
Attualmente, l’Archivio possiede caratteristiche tipiche del Web 3.0: è multimediale, geolocalizzato (GeoWeb), integrato con i social media (SocialWeb), multitematico e multiterritoriale, dotato di funzionalità di ricerca avanzata e WikiWeb. Con l’integrazione delle banche dati, sarà possibile estrapolare varie informazioni correlate. Ad esempio:
Per ogni professione, sarà possibile identificare istituti e centri formativi correlati, percorsi formativi specifici e professionisti riconosciuti.
Per ogni percorso formativo, sarà possibile individuare Università, Istituti AFAM, Scuole o Centri formativi che lo offrono, nonché le competenze professionali associate a quel percorso.
Link al Repertorio delle Professioni (sito Itinerari Esperienziali)