Direttore Ecomuseale: Schema di riferimento

Schema C) Professione non regolamentata.

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è sottoposto ad una prima inchiesta pubblica a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e contributi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it

Descrizione

PPC12/P1: Direttore Ecomuseale 

Il Direttore Ecomuseale è un professionista specializzato, caratterizzato da un alto livello intellettuale e capacità di gestire complessità. Le sue competenze si articolano in due aree principali: la gestione del Patrimonio Ecomuseale e lo sviluppo di percorsi ecomuseali.

Questa figura si occupa dell’individuazione, catalogazione e approfondita conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale, mettendo in luce il suo significato attraverso l’interpretazione e la documentazione. La sua responsabilità include anche la conservazione e la tutela del patrimonio, assicurandone la salvaguardia per le future generazioni e lavorando attivamente per la sua valorizzazione. 

Nello sviluppo di percorsi ecomuseali, il Direttore Ecomuseale dimostra una forte capacità creativa nell’ideazione e progettazione, coinvolgendo attivamente la comunità e altre parti interessate. Questo ruolo richiede inoltre competenze nella realizzazione pratica dei progetti, efficaci strategie di comunicazione per promuoverli, e una gestione attenta che include la valutazione della qualità ecomuseale e l’identificazione di opportunità di miglioramento. La figura del Direttore Ecomuseale si distingue quindi per un approccio olistico e multidisciplinare, che abbraccia sia la salvaguardia culturale e ambientale sia lo sviluppo sostenibile che il coinvolgimento della comunità.

Il Direttore Ecomuseale può svolgere la sua attività sia presso Enti pubblici e privati sia come lavoro autonomo anche in qualità di Esperto/Consulente.

Nota: Nel campo dell’ecomuseologia, un Ecomuseologo può specializzarsi in due distinte aree: quella del Direttore Ecomuseale e quella dell’Esperto in Percorsi Ecomuseali. Queste specializzazioni rappresentano le due principali direzioni professionali per un Ecomuseologo. 

Per una corretta identificazione delle competenze, abilità e conoscenze specifiche di ciascuna specializzazione nel settore ecomuseale, sono stati definiti due profili professionali:

  • Profilo P1: Direttore Ecomuseale
  • Profilo P2: Esperto in Percorsi Ecomuseali

Note:

  • Un professionista è riconosciuto come Ecomuseologo se possiede le competenze e la formazione necessarie per svolgere le attività associate ad almeno uno dei due profili menzionati.
  • Sebbene i due profili siano distinti, non sono incompatibili tra loro; differiscono principalmente in termini di specifiche responsabilità operative e settoriali.
  • Un Ecomuseologo può operare in una o entrambe le aree indicate, a seconda della sua formazione e esperienza.”

 Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

 Compiti e attività specifiche

Al fine di tenere conto, nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per la figura professionale
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo professionista o che dipendono da particolari contesti ecomuseali 

Descrizione dei compiti fondamentali e specifici

  • T1) Individuare, analizzare, interpretare e documentare il Patrimonio Ecomuseale
  • T2) Ideare e Progettare i percorsi ecomuseali
    • T2.1: Analizzare il contesto di riferimento
    • T2.2: Progettare il percorso ecomuseale
    • T2.3: Comunicare il percorso ecomuseale
  • T3) Gestire percorsi ecomuseali
    • T3.1: Pianificare le attività e le procedure dei servizi ecomuseali
    • T3.2: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T3.3: Gestire le risorse umane
    • T3.4: Garantire il corretto svolgimento dei servizi ecomuseali
    • T3.5: Verificare e controllare il rispetto della normativa vigente applicabile
    • T3.6: Monitorare e valutare i servizi ecomuseali erogati
    • T3.7: Migliorare i servizi ecomuseali (miglioramento continuo)
  • T4) Svolgere attività di studio e ricerca nel campo della ecomuseologia e nelle discipline attinenti al patrimonio ecomuseale.
  • T5: Responsabile principale dell’ordinamento, conservazione e gestione delle collezioni, laddove esistenti

Compiti facoltativi

  • T6: Effettuare attività di formazione ed educazione nel campo della ecomuseologia e nelle discipline attinenti all’ecomuseo
  • T7: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei visitatori

 Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

Riguardo ai titoli di studio, salvo specifiche richieste da amministrazioni (eco)museali, si potrebbero considerare deroghe. Data la diversità di temi, obiettivi, dimensioni e tipologie degli (eco)musei, se un individuo può dimostrare di aver acquisito le competenze necessarie attraverso esperienze di vita e di lavoro, potrebbe non essere essenziale un titolo accademico specifico. (*)

(*) Si riporta a tal proposito quando indicato al punto 15 della Carta nazionale delle professioni museali redatta da ICOM (2008):

Di norma, le competenze richieste alle diverse figure professionali corrispondono al possesso di titoli di studio certificati (diplomi, lauree, master, ecc.). Tuttavia, esistono musei che per tipo e/o missione richiedono competenze acquisibili solo attraverso esperienze di vita e di lavoro. In questi casi sono possibili deroghe motivate da parte delle amministrazioni responsabili, relativamente alla richiesta di titoli di studio specifici. Il personale che già lavora nei musei e che ha maturato nel corso dell’esperienza lavorativa conoscenze e competenze adeguate potrà utilmente frequentare corsi di formazione in modo da aggiornare la propria preparazione secondo quanto indicato nei profili.

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento.

Oppure

  • Laurea in una delle discipline inerenti all’ecomuseo e almeno tre anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale come direttore ecomuseale 

Oppure

  • Almeno 3 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale in ambito ecomuseale e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione sui seguenti argomenti: Quality Management, ecomuseologia, Principi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale. 

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Schema aggiornato: Direttore Ecomuseale